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˜El~Prinçipe˜.
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Le frange, dress code irrinunciabile per l’estate 2012
Movimentano lo stile di qualunque donna, dondolando a ritmo di musica ai bordi degli abiti in pieno Charleston mood: le frange, dress code irrinunciabile sia per le Gipsy Queen che per le flapper girls!
Tintinnio di perline, fili di raffia e listarelle di pelle: questi gli elementi su cui ruota lo stile dei Roaring Twenties, tendenza che si mescola alla perfezione con l’universo espressivo e ricco d’interpretazione dei nativi cheyenne, dell’indianina contemporanea alle cowgirls underground. Profusione di frange ma anche di tessuti cangianti, intrecci dorati, sequins iridescenti, abiti che illuminano e brillano proprio come quelli proposti da Etro, Gucci e Blumarine. Creazioni che giocano con i dettagli e con bagliori dorati, dal vago sapore retrò. L’Art Decò è come se fosse imprigionata in questi vestiti che mixano superfici opache, a morbido chiffon con stampe ikat e ai riflessi cangianti di micro paillettes.
Le flapper girl che ascoltano musica jazz, indossano gonne corte e fumano a più non posso, ritornano così a far parlare di sé, ondeggiando i loro corpi ritmicamente e con grande armonia. “Il Grande Gatsby” è magicamente di nuovo sulla scena e penso proprio che Francis Scott Fitzgerald sia davvero felice che il suo romanzo, in qualche modo, sia finito sulle passerelle di tutto il mondo, dai catwalks di Ann Demeulemeester, Moncler Gamme Rouge, Balenciaga a quelli di Dolce & Gabbana e Patrizia Pepe.
Meno elegante ma più cosmopolita il ritorno della tendenza da “C’era una volta il West”, capolavoro cinematografico di Sergio Leone, che vede protagoniste giovani Pocahontas disilluse e accattivanti. A metà tra l’etnico e il texano, questo nuovo trend attinge dall’abbigliamento tipico da Far West, che fa ripensare, inoltre, agli albori della storia americana. Ecco che allora troviamo MSGM che combina tessuti floreali a frange ton sur ton, Moschino, invece, focalizza l’attenzione su applicazioni country con tanto di cappello da cowgirl e Jeremy Scott punta su micro short a vita alta in denim sfrangiato.
Ondata gipsy anche per gli accessori che sembrano gridare a gran voce, “born in the U.S.A”, come la canzone di Bruce Springsteen. Borse di cuoio di Antik Batik, Dsquared, Mango e Barbara Boner, biker boot all’indiana di Htc, bijoux con frange fluo e applicazioni di perline come quelli di Sweetlime, bikini con stampe geo firmate Acacia, sneakers con zeppa interna di Supertrash, mocassini ricamati di Minnetonka, persino gli orecchini di Iosselliani, tutto ma proprio tutto viene invaso da questa stravagante tendenza.
Chissà se il mercato apprezzerà… (alle battute di cassa l’ardua sentenza!)
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